Le famiglie che lavorano e intrecciano la ràfía
La ràfia è un prodotto naturale di origine vegetale molto familiare a Ischia; per le sue caratteristiche di flessibilità e resistenza allo stesso tempo, viene utilizzata in agricoltura per legare le piante ai loro sostegni, per avvolgere gli innesti ecc.; per la costruzione di corde, reti, tele da imballaggio, infine per lavori di intreccio e rivestimento nella produzione di vari oggetti. Questo tipo di materiale si ricava da una palma, che cresce in ambienti caldi del Madagascar e della costa orientale africana. La parte che viene commercializzata con il nome di ràfia è costituita dalla superficie inferiore della foglia; essa viene staccata per intero e messa ad essiccare; successivamente viene confezionata in grosse trecce e commercializzata.
In alcuni comuni dell’isola d’Ischia, in modo particolare Casamicciola Terme, Lacco Ameno e Forio, vi sono alcuni nuclei familiari che lavorano e intrecciano la ràfía in modo artigianale, riuscendo a realizzare vari oggetti come cestini, ventagli, borse, cappelli ecc. Per la realizzazione di questi oggetti alcune persone utilizzano anche la ràfia artificiale, quella di plastica o altri materiali sintetici, ma , in questo tipo di lavorazione è il prodotto naturale di origine vegetale che predomina. Le forme degli oggetti vengono realizzate con dei fili di ferro, su di esse si lavora e si intreccia la ràfia. La tecnica, l’estro e la fantasia individuale fa di ogni singolo oggetto un pezzo unico, autentico capolavoro dell’artigianato locale.