Ischia, una settimana non basta: cosa vedere e fare
Ischia è un’isola che ha così tanto da offrire da perderci la testa. Le guide che consigliano cosa vedere o fare in un weekend, o anche solo in tre giorni, operano una selezione di non poco conto considerando che anche una settimana intera non è sufficiente per vedere le numerose bellezze che ha un’isola così incantevole come questa.
Curiosi di scoprire cosa si può fare a Ischia?
Ischia, le Terme



Oltre al mare, le terme sono uno dei principali motivi di richiamo per i tantissimi turisti che si recano numerosi sull’isola non solo durante i mesi estivi, ma anche nelle stagioni più fredde dell’anno. L’origine del territorio ischitano è vulcanica, il che ha favorito la nascita spontanea di molte sorgenti di acqua sulfurea, ricca di oligoelementi e di sali minerali dai comprovati effetti benefici per la salute.
Le lodevoli proprietà delle acque isolane erano note fin dall’epoca degli antichi Greci e Romani, tant’è che sono diversi i reperti e le testimonianze ritrovate che attestano quanto fosse diffuso l’uso delle terme isolane da parte dei nostri avi.
Proprio per via di questa vastissima presenza sorgiva, sono molti i complessi termali che sono sorti a Ischia e che godono di una discreta fama anche all’estero. Basti pensare al Parco Poseidon o a quello del Negombo, quest’ultimo sito sull’incantevole Baia dei Maronti, uno scorcio che sembra catturato dalle coste dello Sri Lanka.
Altrettanto famose e affascinanti sono inoltre le terme naturali che si trovano nel territorio ischitano: sono dei veri e propri complessi termali a cielo aperto, accessibili 365 giorni all’anno 24 ore su 24.
Sorgeto e Fumarole sono le più famose fra queste: la prima è un’insenatura collocata lungo la costa del comune di Forio in cui sgorga una sorgente termale che rende le acque marine sempre calde, con una temperatura costante ben superiore a quella del mare (moltissimi sono soliti fare il bagno d’inverno a Sorgeto per via della presenza di questa particolarissima caratteristica).
Le Fumarole (fra Barano e Sant’Angelo d’Ischia) sono invece caratterizzate da bolle di gas che fuoriescono dalle acque e che rendono caldissimo non solo il mare ma anche la spiaggia, tant’è vero che è consigliabile non camminare a piedi scalzi per evitare ustioni e scottature sotto i piedi.
Il mare: tra spiagge e baie uniche al mondo
A voler essere onesti, in questa sezione andrebbero inserite anche le terme naturali suddette, ossia Sorgeto e Fumarole.
Essendo però così tante le località di mare da dover vedere a Ischia, meglio relegare quelle insenature nel macro-gruppo relativo alle terme.

Per ciò che riguarda le spiagge che non possono mancare in un viaggio a Ischia vanno assolutamente ricordate quella dei Maronti (che, come detto, sembra in tutto e per tutto una spiaggia tropicale, con una ricca vegetazione che le fa da cornice), o quella di Citara (si trova proprio al di sotto dei giardini termali Poseidon ed è un lembo di sabbia bagnata da un mare trasparente e invitante), o ancora quella di Cartaromana (che gode di un’invidiabile vista d’eccezione sul Castello Aragonese), o ancora quella di Cava (una spiaggia racchiusa fra due promontori di roccia tufacea bagnata da acque di un azzurro terso).
Tra le insenature che si nascondono lungo la ricchissima costa ischitana, chi ama vivere il mare in barca non può mancare di fare una sosta anche alle insenature della Scannella o della Pelara.
La prima è famosa per essere la baia del silenzio, la seconda invece è invece un luogo particolarmente amato dagli appassionati della natura selvaggia e incontaminata.
Le meraviglie di Ischia
Un’isola così bella e caratteristica ha da sempre attratto non solo l’élite, di oggi come di ieri (i nobili d’Aragona per esempio), ma anche persone dalla spiccata sensibilità che sono state letteralmente catturate dal fascino ischitano.
È stato grazie a questa attenzione/attrazione che oggi sull’isola si trovano alcune delle attrazioni storiche e naturalistiche più particolari e ricercate al mondo.



È un’immagine nota ai più quella del Castello Aragonese: una fortezza costruita su un piccolo isolotto posto di fronte a Ischia Ponte, come un gigante che da sempre veglia sul porto d’Ischia. Un’imponente costruzione che affascina i turisti provenienti da ogni luogo.
Se il Castello Aragonese deve la sua creazione al nobile Alfonso V d’Aragona, è invece grazie alla sensibilità di Lady Susana Walton, la moglie del compositore inglese Sir William Walton (fuggito dal caos londinese per rifugiarsi nella rilassante quiete ischitana), che al giorno d’oggi Ischia custodisce uno dei giardini botanici più curati e invidiati al mondo, ossia La Mortella.
È un giardino che si estende per oltre 2 ettari, spazio in cui sono accolte piante rare e di origine esotica, il tutto messo così armoniosamente insieme che sembra di entrare in una fiaba vivente.
È stato invece il capitano di marina Giuseppe D’Ambra a far costruire i Giardini Ravino, resi famosi dal numero e dalla diversissima varietà di piante raccolte all’interno di questo giardino botanico.
Nel novero delle meraviglie ischitane, non si può non ricordare, infine, i caratteristici borghi di Sant’Angelo e di Ischia Ponte, luoghi in cui si vive l’anima della tradizione marinaresca dell’isola.
Ischia per i golosi
Tra bar e ristoranti di ogni genere, dalle trattorie a quelli stellati, Ischia è un luogo in cui si mangia bene.
La doppia anima dell’isola, legata al raccolto della terra e al pescato del mare, ha fatto sì che la tradizione culinaria isolana si sviluppasse sul doppio binario dei piatti di carne come quelli di pesce.
Questa seconda scelta gode del vantaggio della freschezza delle materie prime, la garanzia di genuinità è diffusamente rispettata, mentre tra i piatti tipici non si può non assaggiare il famoso coniglio all’ischitana o la zingara, simboli della cultura culinaria più umile, ma squisita, dell’isola.