Una delle fortificazioni dell’isola d’Ischia
Le fortificazioni che puntellano la costa dell’isola d’Ischia furono costruite a partire dal IX sec., e nascevano dall’esigenza di proteggere l’isola d’Ischia dalle invasioni saracene. Successivamente, a partire dal XVI sec., le fortificazioni furono munite di cannoni e armi da fuoco. Una testimonianza significativa del tentativo di resistere alle incursioni dei predoni, è rappresentata dal cosiddetto Torrione, che domina il porto di Forio. La sua costruzione si concluse nel 1480. La torre è elevata su due livelli: il piano inferiore, anticamente inaccessibile dall’esterno, veniva usato come deposito per le scorte alimentari e per l’artiglieria, e ospitava una cisterna per la raccolta dell’acqua piovana; il primo piano era il luogo dove alloggiava la guarnigione (circa dieci uomini) al comando di un torriere; che aveva il compito di avvistare le navi nemiche e di dare l’allarme e quindi preparare la difesa. La terrazza sovrastante era munita di quattro cannoni. La ricerca storica testimonia di altre torri di difesa similari, costruite nel territorio di Forio.La costruzione di questi edifici, continuò fino agli inizi del ‘700, anche se molte erano adibite ad abitazione, poiché la maggior parte di esse erano state costruite dalle nobili famiglie del luogo che le avevano trasformate in loro dimora. In tutto, sono state edificate dal 1480 fino ai primi decenni del ‘700 sedici fortilizi strettamente collegati fra loro, a cui vanno aggiunti altri cinque costruiti nel casato di Panza, alcune a pianta circolare come il Torrione, altre a pianta quadrata. Molte di queste torri ancora oggi sono visibili e residenza di alcune famiglie, mentre il Torrione dopo una prima opera di restauro è stato adibito nella sala inferiore a museo civico, mentre nella sala superiore ospita una collezione del famoso artista foriano Giovanni Maltese, che elesse l’edificio a sua dimora.
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