Festa di Sant’Alessandro Ischia 2018
La festa di Sant’Alessandro nell’omonimo borgo ischitano
Ogni anno nel giorno del 26 agosto, il piccolo borgo di Sant’Alessandro si anima di un evento che unisce sacro e profano. Partendo dalla festa in onore del Santo morto per martirio vicino Bergamo nell’anno 303, si tiene una particolarissima manifestazione che coinvolge tutti gli abitanti del luogo.
Si svolge infatti una sfilata in cui tutti i partecipanti sfoggiano trucchi e vestiti d’epoca lungo una strada che parte dal Castello Aragonese e arriva fino al cuore del borgo di Sant’Alessandro.
Il bello di questa festa è che i vestiti non fanno riferimento a uno specifico anno o periodo storico, bensì ripercorrono tutte le dominazioni e le maggiori influenze culturali che si sono susseguite sul territorio ischitano.
Si inizia quindi con gli abiti d’epoca che identificano il periodo in cui gli antichi Greci colonizzarono Ischia (quest’isola è stata la prima colonia greca del Mediterraneo), passando poi per i colori vivi delle vesti Romane e proseguendo così fino alle dominazioni dei d’Aragona, dei D’Avalos e dei Borbone.
La scelta degli abiti e del trucco è fatta con rigore, seguendo pedissequamente le indicazioni che si possono ricavare dai dipinti che hanno costellato la variegata e sempre fervente vita delle popolazioni del Sud Italia.
Nel corso degli anni, la sfilata in costume si è arricchita con l’aggiunta di nuove figure e partecipanti che mostrano gli antichi “panni” delle tipiche figure isolane: si può quindi trovare il pescatore o il contadino che vendono i frutti del loro duro lavoro oppure la massaia che intreccia la paglia o la figura della venditrice di ventagli.
L’eco della manifestazione ha raggiunto e coinvolto anche altri cortei storici d’Italia, tant’è che durante la festa di Sant’Alessandro a Ischia si possono incontrare gli sbandieratori di Cava de’ Tirreni, i famosi Torri Metelliani, il gruppo folkloristico scozzese di Aberdeen e anche i Mamuthones, le ben note maschere sarde dal viso nero e dal corpo ricoperto da pelle di pecora nera e campanacci per il bestiame.
Il corteo, come già detto, parte dal Castello Aragonese e si conclude nel borgo di Sant’Alessandro nella cui chiesetta viene celebrata una messa in onore del Santo martire. Per l’occasione, il piccolo borgo si dipinge a festa e vengono allestiti banchetti per bere e mangiare i prodotti ricavati dalle ottime materie prime locali, inoltre, si tengono concerti con musica dal vivo.
Com’è nata la festa
La festa di Sant’Alessandro nacque in concomitanza con la fondazione della Pro Loco del borgo di Sant’Alessandro.
Lo scopo della Pro Loco era quello di trovare fondi per ristrutturare la chiesetta di Sant’Alessandro così da riportarla allo splendore di un tempo. Un desiderio nato da tutta la comunità del piccolo borgo in prossimità di Ischia Porto, tant’è vero che alla festa in onore del Santo martire vi partecipano tutti i cittadini di Sant’Alessandro.
Dal 1981, primo anno in cui si tenne questa manifestazione, i festeggiamenti hanno richiamato via via sempre più ischitani e turisti di tutte le età che giungono da ogni dove per partecipare a uno degli eventi più coinvolgenti ed emozionanti dell’isola.
- Quando: il 26 agosto, poco prima dell’imbrunire;
- Dove: si parte dal Castello Aragonese (Ischia Porto) fino ad arrivare nel borgo di Sant’Alessandro, raggiungibile tramite una strada posta alle spalle del porto, o prendendo la traversa laterale di via Baldassarre Cossa.Quest’anno purtroppo la festa non si svolgerà