L’eremo di San Nicola risale al XV secolo ed è situato sulla cima del Monte Epomeo.
È raggiungibile solo a piedi da Fontana nel cuore del paese salendo per un sentiero di montagna , poco più di un’ora di cammino, oppure giungendo da Barano imboccando prima dell’ingresso alla piazza fino ad un certo tratto e poi proseguendo a piedi sino alla cima.
Rappresenta uno degli esempi più significativi dell`architettura di pietra.

Presenta una cappella scavata nella vetta di tufo verde decorata con marmi e maioliche che nel corso del tempo a causa degli agenti atmosferici se ne è persa la traccia corrodendo la roccia tufacea soprattutto nella facciata rivolta ad occidente verso il mare.
I primi interventi di ampliamento della cappella risalgono al 1754 e sin dai primi
Anni fu sfruttata da coloro i quali cercavano rifugio a continue invasioni saracene e successivamente per volere della Nobildonna Beatrice quadra luogo di insediamento delle monache le quali non potettero resistere a lungo a causa della rigidità del clima e trovarono luogo migliore nel Castello Aragonese .
Nel corso dei secoli l’esempio di San Nicola venne adibito a ristorante e locanda in cui si poteva trascorrere la notte su un panorama mozzafiato da godere alle prime luci dell’alba .
Sulla parete di fondo della cappella risalente alla metà del ‘700 sono situate le reliquie con antichi resti umani dei santi e dei beati.
Di lato la statua di San Giuseppe mentre sulla parete destra cristo moriente di autore ignot.